Torri di avvistamento. Storie di corsari, turchi e barbareschi
Ciccio Torre approda alla storia, partendo da un territorio che conosce come pochi altri. Un territorio, da San Vito a tutta la "ex" provincia di Trapani (che vizio, quello siciliano, di cancellare ciò che ha una storia illustre e bene o male funziona) che porta tra l'altro, nel proprio DNA, l'impronta di un rapporto millenario ed estremamente articolato con l'Africa. Rapporto millenario che a partire dal medioevo e fino al 1830 ha visto le vicende di una lunga guerra combattuta, su terra e su mare, da grandi flotte turco-barbaresche e ispano-asburgiche, ma anche da rais corsari tunisini, algerini, tripolini da un lato e "capitani coraggiosi" trapanesi dall'altro, al comando di singole imbarcazioni o di minuscole squadre, tutti forniti di "lettere di corso" rilasciate dai propri governi. Nel caso trapanese, quindi, dai vicerè aragonesi, spagnoli, piemontesi, austriaci e, in ultimo, borbonici. Incastonato nel centro del Mediterraneo, vicino all'Africa o alla Berberia come nessun altro territorio europeo, il trapanese ha vissuto in prima linea la lunga ed in gran parte ancora inesplorata vicenda della guerra da corsa mediterranea.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa