Briganti o emigranti. Sud e movimenti tra conricerca e studi subalterni

Briganti o emigranti. Sud e movimenti tra conricerca e studi subalterni

In modi diversi, i contributi raccolti in questo volume gettano uno sguardo assolutamente originale sulla condizione del Meridione d'Italia. Ne interrogano, anzi, l'esistenza stessa, a partire da una comune, autonoma temporalità, dal sentimento del luogo e del movimento che ne costituisce la specificità. Sono esercizi di decostruzione delle vecchie categorie concettuali sulle quali per anni si è fondata la tradizionale "questione meridionale": la coppia sviluppo/sottosviluppo, dispositivo di governo che attraversa tutta la storia del Mezzogiorno, sancendone la presunta "arretratezza"; i discorsi di inferiorizzazione, spesso esplicitamente razzisti, che hanno avuto ampia parte nella costruzione della subalternità del Sud; le retoriche dello stato d'eccezione e della perpetua "emergenza". Allo stesso tempo, sondano le nuove pratiche del comune, della riappropriazione, degli esperimenti di welfare dal basso, che animano le lotte della società meridionale. In queste pagine - che nascono dall'esperienza di Orizzonti meridiani, una rete che collega ricercatori ed esperienze militanti, e che prova da qualche anno a sperimentare un simile "materialismo geografico" Gramsci incontra i Subaltern Studies e le prospettive postcoloniali, per una cartografia delle lotte, delle resistenze, delle insorgenze che, da Sud, tracciano un'alternativa altermoderna, oltre la crisi del modello lineare e omologante di sviluppo imposto dal neoliberismo. Prefazione di Franco Piperno.
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