Decolonizzare la cultura. Razza, sapere e potere: genealogie e resistenze
Quale rapporto intercorre tra le migliori elaborazioni teoriche dell'Occidente e le teorie razziste che ne costituiscono, in buona parte, l'elemento fondante? Che relazione intercorre tra l'epistemologia secolarmente codificata e la dominazione coloniale? Il presente lavoro parte e si sviluppa cercando di rispondere a queste domande fondamentali. Attraverso l'analisi genealogica e semantica di concetti quali razza, civilizzazione, indio/indigeno ecc., l'autore intende mostrare come il sapere disciplinato in Occidente - dalla filosofia all'antropologia, dalla teologia alla greografia, dalla storia alla biologia - abbia costituito un'arma implacabile nelle mani della civiltà bianca e cristiana, con la quale del resto si continua a governare e a soggiogare gran parte del pianeta. Ma analizzando le forme di resistenza alla disumanizzazione e alla schiavitù, al monismo teologico-morale e alla razializzazione del pensiero, il libro intende anche smascherare le menzogne e le pratiche egemoniche che hanno costituito il nucleo stesso della storia occidentale, allo scopo di riabilitare un sapere altro, fondato su rapporti interumani orizzontali, di reciprocità , gli unici in grado di dar voce e restituire dignità e consapevolezza all'uomo totale.
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