Grande atlante del mondo. Geografia del terzo millennio. Enciclopedia multimediale monografica
"Quando, a partire dai primi decenni del cinquecento, grazie all'ardimento di pochi, grandi navigatori, i popoli europei s'avvidero che il loro orizzonte marittimo era ben più vasto di quel che indicavano i confini noti dall'età classica, divenne acuto il desiderio di conoscere quelle che s'intuivano essere le nuove sembianze del mondo. Il massimo fervore di conoscenza di sovrani, aristocratici, mercanti, uomini d'armi, di chiesa e di studio s'indirizzava alle nuove frontiere. Ma si richiedevano ragguagli più precisi anche intorno al "vecchio mondo". Non appagavano più le descrizioni sommarie, in cui il dato geografico era frammisto a notazioni storiche, sovente alterate dalla mitologia. La domanda sempre più intensa generava un mercato che ben possiamo chiamare "geografico". Nasceva l'atlante, denominazione che diverrà comune dopo che gerardo mercatore l'adoperò per primo nel 1595, anche se già nel 1560 era stato il Lafrery, francese ma attivo in Roma, a usare per il frontespizio della sua raccolta di carte l'immagine (ma non il nome) del mitico atlante che sulle spalle sosteneva il mondo. Personaggi straordinari i tedeschi Münster, Hondius, Braun, i fiamminghi Ortelio, De Jode, Blaew, Jansson, oltre ai citati Lafrery e mercatore - dalla seconda metà del cinquecento coniugheranno saperi geografici e cartografici con la maestria di artisti e incisori per fornire, raccolte in volumi, tutte le immagini del mondo noto, suddivise per nazioni e continenti..." (Dalla prefazione)
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