Non sapevamo giocare a niente
"Non sapevamo giocare a niente" è la storia, tenera e nostalgica insieme, della travagliata infanzia di Emma Reyes, racchiusa in ventitré lettere che la pittrice scrisse, a partire dal 1969, al suo amico German Arciniegas. Emma racconta la storia di una bambina senza padre né madre, frutto di una relazione proibita, tra abbandoni e scoperte, preghiere e paure. Un viaggio che la porterà da una misera stanzetta a una casa coloniale, da una bottega del cioccolato a un convento di clausura. Con un tono bizzarro e ingenuo e con l'ironia di chi si è lasciato tutto alle spalle, l'autrice affronta il proprio passato trasformandolo in un feroce e avvincente romanzo. Prefazione di Tiziana Lo Porto.