La consolazione della poesia

La consolazione della poesia

"C'è qualcosa di disturbante e allo stesso tempo di irrinunciabile nell'idea della consolazione, e i versi di questa raccolta, che ne definiscono la possibilità attraverso la poesia, restituiscono alcune sue decisive significazioni. Alludono alla sua presenza e alla sua assenza nella nostra inquietudine, nel movimento di immersione e allontanamento dalla vita che batte come un cuore nelle nostre giornate. La consolazione dell'amore in quanto fusione, scacco della separatezza (Caporossi); la consolazione dall'ingiustizia (Di Giulio) e l'impossibilità della consolazione, della ricomposizione, in quanto la vita è l'inconsolabile (Bux) e il linguaggio non fa che riproporre la ferita (Pacini) che chiede consolazione. L'azione consolatoria della poesia comporta un rischio di subordinazione, di sottrazione, e allo stesso tempo apre a una possibilità di conforto in quanto relazione con il mistero della realtà (Iannone). La commozione prodotta e accolta dalla poesia è una consolazione provvisoria (Nibali), la sua leggerezza sfugge al discorso (Nardoni). Sono versi che chiedono al lettore di porsi in modo forte queste domande. Possiamo trovare consolazione? Possiamo desiderare consolazione?"
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