Croce e il barocco
Negli stessi anni Croce lavora al suo capolavoro, la Storia dell'età barocca in Italia e Benjamin al suo Dramma barocco tedesco. Il Novecento si interroga e si specchia nel barocco, con esiti interpretativi profondamente diversi ma ugualmente significativi. La domanda che si pone l'autore di Croce e il barocco è principalmente la seguente: qual è l'atteggiamento di Croce nei confronti del secentismo e del Seicento, e soprattutto perché il suo giudizio sul barocco è così radicalmente, speculativamente negativo? Entrano in gioco allora altre categorie, molto delicate da maneggiare, come classicismo e realismo. L'inchiesta si orienta a 360 gradi sull'opera crociana, soffermandosi fra l'altro su oggetti d'analisi quali Marino, Gongora, ma anche Kleist, il futurismo. La linea guida è data dalla verifica del rapporto fra particolare e universale, davvero centrale per il pensiero estetico crociano.
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