L' antro dell'orco
"L'antro dell'Orco" è il capitolo più recente di una trilogia sull'Eterno Femminino approdata ora alla protagonista della storia, Lalla. Alcune reminiscenze cinematografiche affiorano da questa figura femminile, che con la sua tenera quanto vorace sensualità ricorda molto il capolavoro di Marco Ferreri, "L'ape regina". Carlo Crovella incastona nelle pieghe di un ricamo narrativo sobrio e minimalista un sapiente intreccio di passioni e di emozioni. Una Torino catturata in rapidi scorci funge da cornice ai dialoghi "metropolitani". E, con una scansione solo in apparenza casuale, si alterna all'incombere muto e perenne delle montagne dell'alta Val Susa. Il titolo del romanzo riveste un forte valore simbolico: l'Orco, infatti, è la famigerata Parete Nord dell'Eiger, una specie di mortifera caverna che ha risucchiato le vite di numerosi alpinisti come un'enorme pianta carnivora di roccia. La Donna, personificata qui da Lalla, è l'intrusa che tenta di infrangere il connubio fra Estro e la natura, che lo abbraccia come un'amante silenziosa. In altre parole, Lalla si sforza di addomesticare il lupo solitario racchiuso in Estro, fondamentalmente misogino ma anche affamato d'amore.