Big brother isn't watching you e altre storie
Queste quattordici "storie di vedere e camminare" (così gli arabi designavano le narrazioni di viaggio) ci sorprendono e ci portano per mondi e luoghi che riconosciamo (o meno), per sentimenti, per le parole, e ci seducono. "Il suo ultimo libro è un bell'esempio di quest'arte (del racconto), breve e condensata. Non è facile citare un solo racconto di questa raccolta, ma ce n'è uno - Big Brother isn't Watching You - che è indimenticabile poiché porta alle estreme conseguenze l'assurdità che presiede al mondo mediatico, creando una situazione nella quale si colgono delle eco di un film di Hitchcock, ma con una dimensione patetica che il film ignora e si apre alla compensazione di quello che Hannah Arendt definì come 'la banalità del male'".
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