Tragico contemporaneo. Mito e tragedia nel teatro italiano (1990-2015)
Il lettore di questo progetto editoriale è soprattutto lo studioso di teatro, lo studente, l'addetto ai lavori, l'artista, il critico, il pubblico appassionato di teatro. Chi vuole cercare di comprendere meglio le nuove forme dello spettacolo teatrale. Per chi ha una cultura classica e la ricerca nella contemporaneità. E in ultima analisi anche un lettore non interessato alle rappresentazioni teatrali può avere interesse nei confronti del tema, giacché i media e la proposta del politico utilizzano argomenti assimilabili alla vocazione della recita. Viviamo la necessità epocale di ripensare alla tragedia e al mito, in un mondo in piena trasformazione dove il tragico accompagna la nostra quotidianità. Il nostro tempo tragico. E il teatro è il luogo d'elezione per questo proposito. L'arte di Romeo Castellucci e di altri protagonisti della scena italiana Motus (Alexis, una tragedia greca), Roberto Latini (Metamorfosi), Antonio Latella (Santa Estasi), Massimiliano Civica (Alcesti), Lemming (Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore/Edipo dei mille), Emma Dante (Medea, Odissea), insomma gli esempi virtuosi di confronto con il tema e le forme espressive del tragico contemporaneo.
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