Il ritorno della madre. Il teatro di Lucia Calamaro
Il volume raccoglie il lavoro scritturale di Lucia Calamaro, una delle autrici italiane meno accondiscendenti al dogma della parola scritta. Naturalmente votata allo spasmo del respiro scenico, la sua parola, si costruisce di intarsi porosi che aderiscono al corpo degli interpreti, conducendo alla deriva del senso e del concetto, in maniera volutamente eversiva. C'è l'abisso, dietro i suoi racconti di quotidiana ferocia, diretta in primis verso se stessi. Le reiterate mancate parole, i gesti apparentemente inopportuni e le costanti sospensioni che caratterizzano la sua drammaturgia, testimoniano un vuoto da colmare attraverso l'esplosione verbale che investe i protagonisti ed i singoli oggetti che compongono la micro partitura spaziale, ricca di segni e a volte trasfigurata, in un quadro d'insieme metafisico. Nel 2003 fonda la compagnia Malebolge di cui scrive, dirige e interpreta gli spettacoli qui raccolti nei testi "Tumore, uno spettacolo desolato", (2007); "Magick, autobiografia della vergogna" (2009) e il suo ultimo "L'origine del mondo, ritratto di un interno" (2012).
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