Scritti diversi e dispersi (2000-2014)
"Il filologo, il critico, il linguista fanno tutt'uno in Alvino con la figura dello scrittore, in linea operativa con la sua assoluta convinzione che in tutte le operazioni di scrittura risulta definitivamente centrale e protagonistico il linguaggio. Come Baudelaire ha asserito a più riprese che un poeta degno del nome contiene sempre dentro di sé un critico, così, ribaltando a specchio la parola del fondatore della poesia moderna, Alvino si dice convinto che un attendibile indagatore di testi non può non essere uno scrittore di solida caratura. L'acutezza di un'analisi letteraria coincide, insomma, contro ogni estetismo, con l'energia stilistica con cui è problematicamente condotta." (Dalla prefazione di Mario Lunetta)
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