Tenori. Il pavone, l'espada e il salice piangente dal Barocco alla fine dell'opera
Con la voce del tenore si possono esprimere stati d'animo con insolite partecipazioni, sprigionando sentimenti riposti all'interno o svelati, provenienti da profondità inesplorate di un interprete, svelando gioie, dolori, effetti di contrasti sopiti o provocati. Il presente testo è un omaggio ai tenori. Ma anche a chi rievoca particolari aneddoti come prova che il dramma musicale è ancora vivo, almeno come esempio di genere insostituibile. Che non potrà più offrirci un Bellini, un Rossini, un Verdi, un Wagner, un Bizet, un Massenet, etc.
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