Fumetto e animazione in Medio Oriente. «Persepolis», «Valzer con Bashir» e gli altri: nuovi immaginari grafici dal Maghreb all'Iran
Le arti popolari del Vicino e del Medio Oriente annoverano, come in Occidente, anche il fumetto e il cinema d'animazione. La Primavera araba, con i suoi moti rivoluzionari contro sanguinarie dittature e iniquità sociali, ha fatto emergere una grande varietà di talenti grafici delle nuove generazioni e, a sua volta, è stata sostenuta e divulgata proprio dalla comunicazione visiva, dalla satira e dalle storie disegnate dei molti autori e autrici coraggiosi che hanno sfidato la censura e le sue punizioni pubblicando materiali spesso assai scomodi per i regimi. Non solo firme ormai molto note come Marjane Satrapi (autrice del fumetto autobiografico Persepolis) e Ari Folman (autore del film d'animazione Valzer con Bashir, ma anche una vasta schiera di disegnatori poco conosciuti in Occidente e il cui talento è pari al loro impegno politico e culturale. L'autrice, una storica dell'arte, ha svolto per prima una esplorazione che intercetta l'interesse di coloro che si occupano di fumetto, di arti grafiche, di Medio Oriente e delle sue politiche, coprendo organicamente un territorio finora poco toccato: i fumettisti e animatori di quella vasta area che va dal Marocco all'Iran passando per l'intero Mediterraneo meridionale.
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