Vangelo secondo Carlo
"Questa volta voglio parlare di una vicenda torbida, dove niente è come sembra e tutto pare il contrario di tutto. Le vittime sono i carnefici e i sospettati, in realtà, le vittime. Un suicidio potrebbe essere un omicidio, o viceversa. E gli omicidi, quelli veri, passano inosservati. Soltanto persone scomparse, che non si trovano più. Persone di cui, pare, a nessuno importi nulla e di cui nessuno voglia sentire la mancanza. Persone dimenticate. È un autunno caldo. Di più, rovente. È un autunno di quelli che quando si esce non si sa se indossare il cappotto oppure stare in maglietta. Un autunno di quelli che si dice anche estate di San Martino. Un giorno, siamo ai primi di novembre, viene ritrovato il cadavere di Carlo Battisti. Ha trentadue anni. È giovane, ricco e bello. Ha tutto ciò che si possa desiderare. Forse troppo. Oppure, magari, gli manca qualcosa di importante. Gli manca sé stesso. Questo non è un romanzo giallo e nemmeno un thriller. È una storia che non si trova nei libri. Forse perché è successa davvero. E a scriverla, nero su bianco, sono stati i giornalisti, nei trafiletti di cronaca nera. Una storia squallida che si è consumata poco per volta, in punta di piedi, ai margini dorati della città. Una città che poteva essere Roma o Milano ma che invece è Torino. La storia è cominciata nel novembre del duemila e sei. Lo stesso anno in cui la città sabauda ha ospitato le olimpiadi invernali e, per qualche giorno, si è sentita al centro del mondo..." (Dall'introduzione)
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa