Giardino e sacro nell'Italia preromana. Vegetazione, paesaggio tra cultura e religione
Il giardino sacro dell'Italia preromana è il frutto di una complessa costruzione che ha le sue radici all'interno della protostoria della penisola: è durante tale periodo che si passa dalla percezione dello spazio come un mondo di natura a cui l'uomo è ancora in qualche modo omogeneo assieme al suo agire, ad una repentina estraniazione dell'azione dell'uomo dalla sfera del naturale. Per regolare i nuovi rapporti con gli dèi e poter umanizzare lo spazio nasce la limitatio, canone pervasivo e centrale dell'Etrusca disciplina. Dalla preservazione religiosa del lucus, il bosco sacro, e dall'applicazione ad esso di estetica ed euritmia, nasce il "giardino degli dèi".