Firenze, quei maledetti anni Quaranta. Gli studenti di «architettura» dopo il fascismo. La nuova responsabilità di essere liberi
"Superati i 'novanta', il richiamo della giovinezza e il suo ricordarla, fa bene al cuore e allo spirito. Se poi si considera che i vent'anni dell'autore attraversarono il periodo compreso tra la caduta del fascismo eil ritorno alla democrazia, tra un modo di agire nel mondo e un altro affatto nuovo per tutti, si avverte che per i ventenni di allora, sommersi com'erano dai lutti e dalle distruzioni di una guerra ove era accaduto di tutto, il soffermarsi a ripensarli nei loro particolari accadimenti, diviene un atto dovuto."
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