Il teatro smascherato. La morale cattolica nella tragedia italiano barocca
Sulle scene italiane trionfano in Età barocca, spesso ad opera di membri della Compagnia di Gesù, delle tragedie di carattere devozionale i cui soggetti sono tratti dalle Sacre Scritture, dalle agiografie o dal martirologio cristiano, e nelle quali eroi della fede e tiranni perversi, angeli e demoni vengono chiamati a dar corpo a vicende dalla chiara finalità pedagogica. Non per questo, tuttavia, si rifiutano argomenti profani o si tagliano drasticamente i ponti con la drammaturgia classica: non meno rilevante è infatti la contestuale presenza di tragedie "morali" nelle quali la ripresa di temi, forme e modelli appartenenti al teatro greco-latino o alla tradizione letteraria italiana, dal Decameron all'Orlando Furioso, è condizionata a una profonda rilettura coerente coi principi etici ed estetici della Controriforma. Questo saggio intende fornire un quadro generale dei rapporti tra il genere tragico e la morale cattolica nel corso del Seicento, prendendo in esame in special modo l'opera di quattro fra i migliori drammaturghi del tempo: Pietro Sforza Pallavicino, Tommaso Aversa, Francesco Bracciolini e Giovanni Delfino.
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