Peppino Impastato martire civile. Contro la mafia e contro i mafiosi
Giuseppe Impastato ha intuito che il potere mafioso è un sistema di violenza militare che le istituzioni statuali debbono contrastare, ma non soltanto. Mafia, infatti, è anche un codice etico-pedagogico: e Peppino ne ha infranto l'ereditarietà spezzando il legame con la famiglia mafiosa paterna. Mafia è anche una mentalità, una prospettiva sul mondo: ed egli ha non solo studiato per conto proprio, ma si è fatto promotore d'informazione alternativa. Mafia è anche un'attività economica (parassitaria, non produttiva): ed egli si è schierato, concretamente, contro le speculazioni illegali dalla parte dei contadini e degli operai. Mafia è anche un "soggetto politico": ed egli ha ritenuto opportuno coniugare il lavoro sociale con la presenza nell'amministrazione civica, morendo assassinato da candidato al consiglio comunale della sua città.
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