Movimenti giovanili a Bologna negli anni '80-'90
"I movimenti giovanili riflettono il ritmo della vita, gli avvenimenti, i mutamenti della società e tracciano la storia delle generazioni. La seconda metà del '900 ha dato modo, a chi ha avuto la ventura di nascere e vivere in quella parte di secolo, di essere protagonisti e osservatori di una rivoluzione che ha coinvolto milioni di persone; la protesta di classe e generazionale ha spesso utilizzato le parole e le forme della cultura per manifestarsi e diffondersi, generando linguaggi così universali da riconoscersi e consolidarsi in gruppi e movimenti. Bologna, complice il suo essere sede di uno dei principali atenei italiani e europei ma anche di una delle più originali e interessanti esperienze politiche e amministrative del dopoguerra, si è sempre distinta per l'adesione critica e partecipata di studenti e lavoratori a correnti di pensiero impegnate nella ricerca e nella conquista di nuove idee, valori ed eque opportunità. La mostra dell'Associazione Culturale U.F.O. è un'importante occasione per tracciare le origini e l'identità di un trentennio, forse spesso adombrato dalle grandi contestazioni del '68 e del '77, ma estremamente interessante, al di là delle pur importanti dinamiche politiche del tempo: sia per la nascita di altri modi di concepire gli spazi della cultura sia per la genesi di forme artistiche, che ancora oggi sono strumento di espressione e comunicazione per le nuove generazioni".
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