Inexpugnata terra. Acerra 1418-1421
Inexpugnata terra, sul ruolo della città di Acerra nelle contese fra Angioini e Aragonesi per il dominio del Regno di Napoli. Tra il 1418 e il 1421 la storia di Acerra e della sua contea si lega a stretto filo con le vicende politico diplomatiche che investono il Regno di Napoli. La posizione geografica e la pianura fertile facevano di questa piazza un'importante base da cui muovere in un eventuale conflitto contro la capitale Napoli. Ed è proprio ciò che accade nel periodo ricordato. Nell'autunno 1418, la regina Giovanna II d'Angiò Durazzo, a seguito della impopolare politica promossa nel Regno dal suo amante Sergianni Caracciolo, si trova in urto con Muzio Attendolo Sforza, tra i maggiori capitani di ventura dell'Italia rinascimentale, nonché, al tempo, Gran Connestabile del Regno. L'alleanza del condottiero con una parte dell'aristocrazia feudale napoletana segna l'inizio di uno scontro aperto tra la Corona e Attendolo. Questi può annoverare tra i propri sostenitori e alleati il conte di Acerra, Giovan Pietro Origlia. Ne segue che la piazzaforte acerrana diventi la principale base militare con cui Attendolo assedia la città di Napoli.
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