Penso, dunque chi sono? Memorie di un anno psichedelico
Penso, dunque chi sono? Memorie di un anno psichedelico: Alcune epoche favolose, come quella che sul finire degli anni Sessanta vide la nascita del movimento hippie, sembrano stranamente vive anche in coloro che per motivi anagrafici non le hanno mai vissute. Forse per questo "Penso, dunque chi sono?" è stato accolto negli Stati Uniti con entusiasmo da lettori di più generazioni, e apprezzato soprattutto per la capacità di rendere fuori da ogni cliché la vitalità e le contraddizioni di un anno entrato a far parte della Storia: il 1967. La scrittura di Weissman, sostenuta da una memoria visiva fuori dal comune, crea un effetto unico, rendendo i fatti narrati allo stesso tempo precisi e lontani, vivi in un passato irraggiungibile: i vagabondaggi per le strade di New York, i dialoghi surreali e involontariamente comici con i compagni di "viaggio", le speranze iniziali e il fallimento della comune, la Summer of Love a San Francisco. Queste "Memorie di un anno psichedelico" sono il risultato di un'elaborazione durata trent'anni: tanto c'è voluto per depurare l'odissea di esperienze da ogni forma di mitologia, per renderla viva e tingerla di ironia. E lasciare infine posto solo ai dubbi evocati nel titolo: "Penso, dunque chi sono?" Some fabulous eras, like the one at the end of the 1960s saw the birth of the hippie movement, seem strangely also lives in those who for personal reasons have never experienced. Maybe that's why "I think, therefore I who am I?" was incorporated in the United States with enthusiasm by readers of several generations, and especially enjoyed the ability to render out every clich?? vitality and contradictions of a year become part of history: the 1967. Writing Weissman, backed by an extraordinary visual memory, creates a unique effect, making the facts narrated simultaneously precise and far, live in a past unattainable: the wanderings through the streets of New York, surreal and unintentionally comical dialogues with fellow "trip", the early hopes and the failure of the commune, the Summer of Love in San Francisco. These "memoirs of a psychedelic year" are the result of a thirty years ' duration: much it took to purify the Odyssey of experience from any form of Mythology, to make it come alive and dye it with irony. And leave only the doubts raised in the place finally title: "I think, therefore I who am I?"
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