Caduta e ascesa di Reginald Perrin
Inghilterra, sobborghi di Londra, anni settanta. Reginald Iolanthe Perrin saluta la moglie, prima di prendere il treno per Londra. Non vuole certo chiamare la suocera "ippopotamo" ma prima della fine della giornata inspiegabilmente gli sfugge. E qui inizia la sua sottile trasformazione. Quarantasei anni, alto, grosso, peloso, goffo e maldestro, ma tenero e per niente sciocco. Pendolare, lavora a Londra come responsabile commerciale della Sunshine Desserts. Il suo capo è un uomo borioso, avido e insopportabile. Memorabile la frase che instancabilmente infila in ogni suo discorso: "Non sarei arrivato dove sono oggi senza...". Reggie è sposato con Elizabeth, che ama profondamente. Hanno due figli, ormai adulti. Tutto sembra normale ma Reggie comincia a sentirsi strano. Ha una momentanea impotenza sessuale, le gambe molli e invece di quello che vorrebbe dire gli sfuggono di bocca parole bizzarre. Crisi di mezza età? Presa di coscienza? Sente la sua vita inutile, il lavoro gli pesa e i giovani colleghi con i pantaloni a zampa lo infastidiscono, lo fanno sentire inadeguato. E, dopo che anche il tentativo di avere un'avventura con la sua segretaria fallisce (tutti i suoi colleghi hanno avuto storie sul lavoro e lui no) decide che è arrivato il momento di fare qualcosa... Prefazione di Jonathan Coe.