Una frontiera da immaginare
La frontiera da immaginare è quella che separa il mondo famigliare della quotidianità da quello ignoto e inquietante degli abissi, ma è anche la linea di demarcazione tra la banalità di una vita accettata senza entusiasmi e l'avventura eccitante della trasgressione. Il libro parla soprattutto di speleologia, ma non è un libro riservato a speleologi, così come le arrampicate descritte non interessano solo gli arrampicatori. E un libro che racconta la fretta e l'entusiasmo di scoprire, di misurarsi, di esagerare, tipico della gioventù, e l'importanza del gruppo, il valore dell'amicizia. Quando uscì la prima volta nel 1976 venne immediatamente accolto dai giovani di allora come uno specchio in cui riconoscersi, magari un pò più belli, un pò più "speciali" di quello che in realtà si era. Ora quei giovani sono invecchiati, ma il libro conserva ancora intatta la sua freschezza. Speleologia ma anche arrampicata, viaggi, risse e passioni. Amicizie, amori, gioie e disperazioni. Avventura soprattutto! Un'avventura anche esagerata: quella che si esplora nella giovinezza, quella che fa sentire vivi. Gobetti ci offre pagine memorabili di un modo di sentire ed essere dell'uomo, che vuole scoprire, sperimentare e sentirsi vivere...