Sul primo rosa
La silloge si compone di due capitoli: il primo, duro, senza possibilità di scampo, in cui il fato, la negazione metaforica del colore, trasfigurata nel nero, governano una materia poetica densa, magmatica. Il secondo, all'opposto, disteso sia nell'elegia sia nella forza rigeneratrice di Eros, regolato dalla variazione di toni e colori, tra i quali spicca la presenza decisa della tinta rosso-rosa, volutamente chiari come un'alba ingabbiata nella fulgida promessa di stupore. È la complessità dell'uomo, in sostanza, la sua scissione nel sentire il mondo, che interessa: la pulsione distruttiva del lutto, il titanismo con cui giustificare ciò che accade, e da cui lasciarsi trascinare nella purificazione poetica, innanzitutto; il superamento estetico di tale dimensione nella sua componente dionisiaca, immanente, derivata dalla percezione di una rinascita dell'"Io nelle cose. (Estratto della prefazione di Ivan Fedeli)
Momentaneamente non ordinabile