John Law 1671-1971. L'avventura della finanza
Un giocatore, un playboy. Queste definizioni non sono esattamente quelle che si associerebbero a un economista, eppure descrivono correttamente John Law duca di Lauriston, soprattutto nella prima parte della sua vita. Da questo passato, negli anni, emerge la figura di un economista innovatore, un uomo dalle grandi intuizioni che seppe introdurre nella Francia del Settecento molti concetti finanziari contemporanei. In meno di quattro anni inventò la carta moneta, fondò la Compagnia del Mississippi, convertì il debito pubblico francese in azioni della stessa Compagnia, diminuì il tasso di interesse sul debito, avviò la riforma fiscale. Tuttavia, Law commise anche grandi errori, che non si possono attribuire al desiderio di arricchimento e alla disonestà, ma all'ambizione di essere l'uomo che, con il suo ingegno, con l'assenza di pregiudizi, sarebbe riuscito a rianimare l'economia della ricca terra di Francia. L'autore ricostruisce la vicenda umana e professionale di Law con un'analisi imparziale, senza indulgere negli elogi e senza accodarsi alla schiera dei denigratori. Al rigore scientifico della ricerca si accompagna, poi, una tecnica narrativa che fa di questo saggio una piacevole lettura anche per i non addetti ai lavori.
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