Primo Levi. Il cerchio stupido
Le caratteristiche che contraddistinguono l'opera "Primo Levi-Il cerchio stupido" sono molteplici: la completezza dell'analisi effettuata, per cui sono state considerate tutte le opere di Primo Levi, compresi i romanzi e i racconti più trascurati dalla critica, con risultati interessanti per la conoscenza dell'autore; una reimpostazione della figura di Levi, considerato di solito solo come l'autore di "Se questo è un uomo", testimone delle atrocità dei campi di sterminio nazisti, e non come il cantore disincantato della vita di "La tregua" o del racconto "La valle di Guerrino", o il cantore del lavoro che esalta la creatività dell'uomo come "La chiave a stella"; la ricchissima vicenda umana dello scrittore che è anche vicenda degli ebrei italiani, colpiti proditoriamente dalle leggi razziali del fascismo e, nello stesso tempo, disprezzati dagli ebrei dell'Est dell'Europa perché considerati troppo integrati nella società del nostro paese, fino a perdere la loro identità; la contestuale riscoperta dell'ebraismo orientale, con la tragicità dei suoi riti e la sua fede incrollabile in Dio; il "filo rosso" che collega tutte le opere di Primo Levi, partendo dal suo agnosticismo, cioè la convinzione che "Ognuno è ebreo di qualche altro", per cui la storia degli uomini si sviluppa come un cerchio stupidamente ripetitivo di situazioni in cui, talvolta, si è dominatori e, talvolta, dominati, e carico di gioie e di sofferenze che ciò comporta.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa