Tre punti di rosso. L'affascinante e misconosciuta vita di Alfonsina Gonzaga Madruzzo
Poco più che ventenne Alfonsina Gonzaga Madruzzo venne data in sposa a Gianangelo Gaudenzio Madruzzo, uno dei personaggi più in vista del Tirolo, capitano della Rocca di Riva del Garda, e legato da grande amicizia al duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga. Alfonsina lasciò così la pianura per affrontare il viaggio verso il grande lago con un marito del tutto sconosciuto. A Riva si trovò a trascorrere un'esistenza di agi, di affetti e di ricchezza ma anche segnata da lutti, frustrazione profonda e impegni gravosi. Nonostante tutto, tra numerosi cambiamenti e colpi di scena, da ragazza timida ed esitante, Alfonsina diventò signora di potere, amata e rispettata. Fu l'unica donna "committente" mai ritratta da un pittore (in questo caso Martino Teofilo Polacco) in una chiesa che, dopo la morte del marito, l'aveva vista partecipe della sua costruzione, in una cornice d'arte di sorprendente bellezza: l'Inviolata. Tutto ciò in un territorio, quello del principato vescovile di Trento, governato dagli ultimi eredi di una dinastia legata a doppio filo sia all'impero sia al papato della Controriforma, in uno scenario di vaste dimensioni come quello del Sacro Romano Impero.
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