Vito Matarrese scopritore delle grotte di Castellana. «Dall'ardimentosa discesa nella Grave all'esplorazione della splendente Grotta Bianca»
Il tema proposto è il frutto di una discussione atavica, almeno per il popolo di Castellana, è quello della scoperta delle Grotte, le più attraenti e memorabili in Europa. L'idea di una raccolta di libelli, come critica nei confronti di coloro che furono miopi, ha lo scopo di destare la consapevolezza e la coscienza dei "castellani" su un argomento mai affrontato col piglio giusto. Il coraggio di affrontare con perspicacia, lucidità e senza pregiudizi le dinamiche che portarono a quella scoperta è disvelato da tante testimonianze, perché tanti furono gli uomini coinvolti nelle vicende, maggiori e minori, dalla storia di un busto di bronzo, dai ricordi e segnalazioni di un tempo che fu, dalla relazione di Franco Anelli sul primo sopralluogo alla Grave. Come si evince da questo saggio e come ci insegna l'esperienza di vita dello scopritore delle Grotte di Castellana e della Grotta Bianca e "fachiro di Castellana" Vito Matarrese, scendere nelle cavità carsiche non è una conquista da esibire ma è una discesa nelle profondità del proprio essere e di una dignità che va oltre i confini della civiltà .
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