Il linguaggio come capro espiatorio dell'insipienza metodologica
Si tratta di una strenua difesa del linguaggio nei confronti di coloro che s'ingegnano a mostrarne una pretesa, intrinseca difettosità, quasi sempre - è la tesi dell'autore - per nascondere la propria inadeguatezza. Il linguaggio viene così trattato attraverso la critica delle principali teorie dal punto di vista metodologico-operativo, nella continuità che da Vailati, Calderoni, Enriques approda alla Scuola operativa italiana (Somenzi, Ceccato, Vaccarino), al costruttivismo radicale di Ernst von Glasersfeld e a riviste come Sigma, Methodos e Methodologia, e attualmente alla Società di Cultura Metodologico-Operativa.