Firma altrui e nome proprio. Un saggio di sociologia di se stessi
A prima vista sembrerebbe una questione di archeologia domestica. Dal trauma di un trasloco riemerge una scatola e, fatalmente, il suo contenuto. Autografi, fotografie con dedica. Nomi d'autore, nomi valorizzati. Nomi altrui che, tuttavia - ed è qui che il racconto cambia di senso aprendo un varco all'analisi -, coinvolgono subito un nome proprio - quello dell'autore medesimo. Studioso dei rapporti tra linguaggio e pensiero - sempre alle prese con la natura del nome e con la cultura che, nell'inconsapevolezza dei più, il nome designa -, l'autore si ritrova così, al contempo, soggetto ed oggetto del discorso, narratore e protagonista di una stessa storia un po' soltanto sua ed un po' di tutti, a seconda che se ne allarghi o se ne restringa la cornice ideologica in cui è incastonata.
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