Infine il chiarore
A chi ha chiara la fisionomia poetica di Jerry Guacci, parrà subito evidente di trovarsi, con questo libro, di fronte ad una tappa fondamentale del suo itinerario. Innanzitutto, la veste tipografica: le foto di Rossana Fiocchi intessono con le poesie un dialogo segreto, ne costituiscono il contrappunto iconico. Poi, il contenuto: Guacci si trova dentro il suo male, nel buco nero di un vortice che gli permette di operare, di quel male, una messa a fuoco più nitida ma non per questo meno problematica. Infine, il canto: il verso è il risultato di un lavoro che tende all'essenziale per dare spazio ad una parola poetica che dice, individuata da una rima che rende il canto una dolce cadenza epigrammatica.
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