Il decimo girone dell'inferno. Una testimonianza diretta dai campi di concentramento in Bosnia
Fino allo scoppio della guerra nei Balcani, Prijedor era una città dove musulmani, croati e serbi vivevano pacificamente da secoli. Nel maggio del 1992 le milizie serbe avviarono un rastrellamento dei residenti musulmani e croati che furono confinati nei campi di concentramento e torturati, nel tentativo di disumanizzarli, annientarli. Tra coloro che hanno vissuto l’incubo c’era il poeta e giornalista Rezak Hukanović, un sopravvissuto, il cui avvincente libro-testimonianza riporta i crimini contro l’umanità commessi dai serbi nei campi di detenzione di Omarska e Manjača. Hukanović e suoi amici, colleghi, parenti, vicini furono sottoposti ad atti di terrore e tortura, impotenti spettatori di omicidi orribili. Attraverso i suoi occhi increduli osserviamo, attoniti a nostra volta, la civiltà strappata via sia all’aggressore sia alla vittima, e la brutalità più cieca che mette in discussione le concezioni di dignità e umanità.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa