La donna che diventerò. Dodici figure di terra per riscrivere la vita...
Le bottiglie sono oggetti di contenuto per un'artista che da anni realizza collezioni ispirate a personaggi femminili e, quando deve attribuire loro un nome, si confronta con lo stereotipo che a quel nome è collegato. Qui, dodici nomi femminili pesanti (Anna, Antonia, Artemisia, Beatrice, Cassandra, Elena, Emma, Gertrude, Lucia, Marianna, Maria Vergine, Rossella) derivati dal mito, dalla letteratura, dalla storia e dal cinema, sono stati scelti da dodici donne diverse per sensibilità, interessi, cultura, professione, età. Alessandra Ariagno, Debora Bocchiardo, Gabriella Bona, Silvia Coppo, Daria Dadam, Piera Giordano, Sandrine Jouvenon, Gabriella Mannelli, Liliana Omegna, Gianna Pascarelli, Elisabetta Porta, Adriana Ricca propongono un ventaglio di punti di vista originali e mai scontati. Ogni nome scelto ha dato origine a un racconto breve con il quale l'autrice ha reinventato la vita del personaggio d'origine, affrancandolo. Ne derivano quadretti inconsueti dei quali Maria Teresa Rosa ha indagato con attenzione i contenuti per individuare gli elementi caratterizzanti necessari a dare forma alla collezione di bottiglie, fotografate dall'arte di Enrico Formica.
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