Lo zar e il latino. Gli studi classici in Russia tra Otto e Novecento
Nella seconda metà dell'Ottocento gli studi classici prosperarono in Russia grazie all'altissimo livello dei licei, delle università e degli istituti di ricerca. La conoscenza delle lingue straniere e i frequenti viaggi all'estero permisero agli studiosi russi in un primo momento di assimilare la scienza occidentale e, poi, di arricchirla con il loro contributo originale e creativo. Di pari passo anche in Russia, come nel resto d'Europa, si svolse un vivace dibattito sull'opportunità dell'apprendimento delle lingue antiche e sul posto del liceo classico nell'istruzione secondaria. Fu in tale contesto che si formò uno dei massimi antichisti di tutti i tempi, il russo cosmopolita Michail Ivanovi? Rostovcev, nella cui opera si fusero la rigogliosa cultura russa e la più progredita scienza europea.
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