La rivoluzione dei popoli oppressi
"Bisogna che si formi un vero internazionalismo proletario. Con eserciti proletari internazionali, per i quali la bandiera sotto la quale si lotta sia la causa sacra della redenzione dell'umanità , in modo che morire sotto le insegne del Vietnam, del Venezuela, del Guatemala, del Laos, della Guinea, della Colombia, della Bolivia, del Brasile - per citare solo i Paesi dove oggi si combatte in armi - costituisce una gloria e una aspirazione per un americano, un asiatico, un africano e anche per un europeo. Ogni popolo che si libera è una parte di battaglia vinta per la liberazione del proprio popolo. È tempo di attenuare le nostre divegrenze e di porci tutti al servizio della lotta. Creare due, tre, molti Vietnam". Il discorso di Ernesto Guevara tenuto nella Prima Conferenza della Tricontinental a L'Avana, nell'aprile del 1967, è divenuto per le tragiche circostanze della sua caduta in combattimen (t9o ottobre 1967) il suo testamento politico. In queste pagine sono racchiuse la visione del mondo, il coraggio, la passione umana e politica dell'ultimo grande rivoluzionario del nostro tempo.
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