Colpo su colpo
"Tutti i ragionamenti sull'avvenire sono delittuosi, perché impediscono la distruzione pura e semplice e ostacolano il cammino della rivoluzione. Dacché un'idea è matura ed ha trovato una formula, bisogna senza più tardare cercarne la realizzazione, lo ero convinto che l'organizzazione attuale è cattiva e ho voluto lottare contro di essa per affrettarne la sparizione. Io ho portato nella lotta un odio profondo, nato dallo spettacolo nauseante di questa società in cui tutto è basso, tutto è losco, tutto è brutto, in cui tutto è di ostacolo all'espansione delle passioni umane, alle tendenze generose del cuore, al libero slancio del pensiero, lo ho voluto colpire tanto fortemente e tanto giustamente quanto ho potuto. In questa guerra senza tregua che abbiamo dichiarata alla borghesia, noi non domandiamo alcuna pietà. Noi diamo la morte e sapremo subirla. I nostri morti sono numerosi, ma non avete potuto distruggere l'anarchia... Essa è ovunque." Colpo su colpo è un libro che narra i fatti, i sentimenti e le utopie di un'epoca (l'ultimo decennio del XIX secolo) in cui l'ordine industriale capitalistico che sta mettendo profonde radici, unito alle scoperte scientifiche e all'avanzare di nuove tecniche sta facendo nascere un nuovo universo di signori e schiavi, di padroni e proletari. Molti anarchici - tra cui Emile Henry - non volendo accettare di rimane testimoni passivi della loro epoca optano per la tattica: Propagare per mezzo di atti l'idea rivoluzionaria.
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