Teoria degli squilibri e strutture pedonali

Teoria degli squilibri e strutture pedonali

Negli scacchi, dopo aver fatto il primo passo verso la conoscenza, sorge l'esigenza di comprendere come questa possa influenzare la scelta delle mosse: quando decidere di dedicare tempo ad una mossa e quando invece agire d'istinto; quando affrontare il problema strategicamente, e quando affidarsi a tattica e calcolo. La mancanza di un ordine mentale da seguire nel corso della partita, si risolve in un'ansia generalizzata che porta a calcolare, riguardare e verificare più volte le varianti candidate, senza un metodo definito, pur sapendo che, all'atto pratico, determinare un vero e proprio albero delle varianti da percorrere mentalmente darebbe maggiori garanzie. L'obiettivo del lavoro degli autori è aiutarvi ad individuare gli elementi degli squilibri che possono permettervi di identificare il momento nel quale è preferibile un'analisi strategica e razionale (la pianificazione), piuttosto che lanciarsi a capofitto nel calcolo. A questo scopo il volume è stato diviso in tre parti: squilibri e mosse candidate; piani caratteristici nei vari tipi di centro; esempi ed esercizi.
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