Lettere a me stesso
Le cento lettere" pubblicate in quasi due anni su "La Sicilia" e ora raccolte in volume sono una finestra aperta in un panorama di luce: verso quello che avviene fuori, con forti colori di speranza, volgendo le spalle al resto. E' atto di fede nel futuro, evitando effetti indesiderati da incauti affidamenti a questo o a quello, con l'unico scopo di non consegnare rassegnazione a figli e nipoti, ai quali si chiede consapevolezza della convinzione che anche i miracoli devono essere costruiti, perché la fabbrica dei doni è fallita da tempo. Se l'ottimismo è la paura dei pessimisti, concilio gli opposti credendo nella fiducia calda, ragionata, mai ovvia. Il contrario sarebbe il nulla, terra di "facilitatori" imbroglioni, seminatori impuniti di depressione generazionale." (E. Trantino)
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