L' altra Bibbia
Enio Orsuni autodidatta in tutto, comincia giovanissimo a comporre poesie prevalentemente in dialetto romanesco. I suoi interessi lo portano inevitabilmente allo studio delle religioni antiche e moderne da cui nasce il presente scritto, che non ha nessuna intenzione di essere irriverente, né tantomeno di demolire la fede dei fortunati che la possiedono, ma è soltanto un continuo onesto e legittimo chiedersi, alla ricerca di risposte e intende soltanto valutare il rapporto che gli ebrei affermano nel Vecchio Testamento di avere con Dio per poter così stabilire se la loro "verità" non è atro che racconti poetici del tempo, fatti da scrittori influenzati dalla situazione politico sociale dell'epoca i quali affermano di parlare con Dio. Naturalmente, il dialetto romano, non privo di una certa carica satirica, si esprime a volte in modo anche comico ma non per questo c'è intenzione di blasfemia. Nella stesura del suo vangelo, tutto cambia: pur non ammettendo varie cose, si inchina agli insegnamenti di Gesù rispettandolo come "Uomo" cercando di analizzare il suo rapporto con Dio e con gli uomini e cercar di capire se non si tratti soltanto di una divinazione ecclesiastica.
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