Contro l'Occidente. Analfabeti di tutto il mondo uniamoci
"Nei periodi di crisi è indispensabile rivenire alle fondamenta. E' la missione a cui questo libro inizia, annunciando il declino degli 'intellettuali universalisti' e mostrando ciò che li sta rimpiazzando. L'intellettuale e il politico si sono arrogati il diritto di stabilire ciò che l'uomo e il mondo devono essere a partire dalla presa in carico dell'originaria facoltà divina. Il cielo stellato delle metropoli contemporanee esprime invece, nel suo scintillio, l'ardente urgenza di una vita immanente. Una condizione che congiunge il giorno con la notte. Alberto Abruzzese, interpretando l'immaginario collettivo come un 'corpo vivente', ci rende attenti alla natura affermativa dell'homo sentiens. Risiede in questa traccia una posta in gioco con cui il pensiero contemporaneo è chiamato a confrontarsi: l'approccio organico urgente e necessario per pensare nel miglior modo possibile la postmodernità nascente." (Dalla Prefazione di Michel Maffesoli)