Gosmario da Verona. Lettera sul bene dell'anima

Gosmario da Verona. Lettera sul bene dell'anima

Il volume presenta l'edizione critica dell'inedita Littera de bono animae del francescano Gosmario da Verona. Il testo, databile al 1306, ci è stato trasmesso da un solo manoscritto, il n. 325 della Biblioteca 'Città di Arezzo'. L'opera è l'unica parte rimastaci della corrispondenza tra il frate veronese e il beato Rinaldo da Concoregio, arcivescovo di Ravenna nell'età di Dante (1303-1321): all'atto della sua elezione alla prestigiosa cattedra ravennate, Rinaldo si era rivolto al frate Gosmario, lettore in teologia, per chiedere consigli e indirizzi spirituali che lo guidassero nel suo nuovo e impegnativo ministero. L'ampia introduzione tenta una ricostruzione dell'ambiente culturale del convento veronese di San Fermo, cui apparteneva Gosmario, e traccia un profilo biografico dell'arcivescovo Rinaldo, noto per la sua vicinanza agli ambienti francescani (ebbe un ruolo nei lavori preparatori che portarono alla costituzione Exivi de paradiso e consacrò la cappella delle Stimmate annessa al santuario della Verna); Rinaldo è ricordato anche per l'equilibrio e la tolleranza da lui dimostrate nel processo contro i Templari dell'Italia settentrionale. L'opera di Gosmario, che è una vasta compilazione dal grande commento ai Salmi di sant'Agostino, costituisce, inoltre, una preziosa testimonianza della predilezione per la teologia e l'esegesi agostiniana nelle scuole dei Minori fra XIII e XIV secolo. Prefazione Emanuele Fontana.
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