Gaio Scribonio Curione. Una vita per Roma
Gaio Scribonio Curione, pur non essendo uno dei nomi più celebrati dell'ultimo periodo repubblicano che vide come protagonista principe Giulio Cesare, fu senza dubbio un protagonista degno di attenzione e importantissima pedina sullo scacchiere politico di quella Roma così divisa fra i sostenitori di Cesare e i conservatori del Mos Maiorum, passati alla storia come i "Boni". Curione fu uno dei grandi demagoghi di quel periodo, al pari dei suoi amici Clodio e Marco Antonio. Insieme i tre vissero di bravate e bagordi nella giovinezza, per trovare poi strade distinte nell'età adulta. Curione scelse di entrare nella clientela di Cesare, abbandonando il "campo" di Pompeo Magno per salvarsi dai debiti, ma una volta dienuto l'uomo di Cesare perorò la causa del governatore delle Gallie con passione e grande ardimento, tanto da meritarsi il plauso del futuro dittatore. Meno fortunata fu la sua campagna d'Africa contro i "ribelli repubblicani" ove un misto di ingenuità e avventatezza gli costò la vita.
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