Semaforo rosso per i figli dei sogni
Una scrittura leggera e insieme potente, come il volo di un atleta sugli sci, ci conduce dentro l'adolescenza di Marta, che dello sci alpino è una promessa. Portata a spendere il suo tempo senza risparmio o strategie, proprio i momenti più cupi dell'esistenza le insegnano come l'aver tagliato il traguardo non sempre significa concludere la gara, perché quella con noi stessi non finisce mai. Così come ogni arresto, con la sua apparente perdita, suggerisce una via diversa per crescere e ritrovarsi. Marta è condotta attraverso la vita dalla forza di un sogno non realizzato, e ciò le permette di lasciarci una sommessa consolazione: non si deve aver paura di sognare, perché la strada dei sogni non è diritta ma porta al cuore di quello che siamo.