Rum. L'incredibile epopea dei bucanieri
Nel XVII secolo, in un'atmosfera priva di ogni romanticismo, nelle isole dei Caraibi si incrociano le vite di tre reietti di un'Europa devastata dalle guerre per la supremazia economica. L'olandese Langlos, schiavo fin dall'adolescenza, ha attraversato una vita di aberrazioni a cui è sopravvissuto aggrappandosi all'ironia. William, figlio di ricchi naufragatori inglesi, affronta un definitivo rovescio di fortuna. Fare, nobile ereditiera francese, esautorata, confinata in un convento, rapita e infine schiavizzata, cerca di non perdere la ragione davanti a un mondo nuovo ben più ostile e ipocrita di quello che l'ha condannata. I tre si incontreranno tra Hispaniola e la mitica Tortuga, e troveranno la forza di sognare una vita degna di questo nome, prima della feroce resa dei conti con un mondo senza regole né umanità. A partire dalle antiche cronache e dai diari dell'epoca, l'autrice restituisce la realtà di quella che fu la vita dei pirati, e la straziante bellezza di un mondo che fu tutto fuorché semplice avventura. Un mondo che seppe resistere e opporsi a lungo all'autorità di quel Vecchio Continente che si avviava a diventare la potenza incontrastata dell'età moderna.
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