Come fanno le serpi a primavera
"Noi camminiamo al vento, gli occhi storti, soli di fatto e aspri nel respiro". Nell'essenzialità espressiva di questa raccolta, la poesia appare come suprema dignità del dolore e della solitudine, come cifra di verità difficili e trasfigurazione del quotidiano. C'è qualcosa di eversivo nelle poesie di Patrizia Ricciardi, un fermento sotterraneo che percorre il linguaggio di ogni giorno che si fa allegoria e percorso.