Il riccio e la castagna
Il racconto di un cammino doloroso e intriso di coraggio, dalla scoperta della malattia fino alla sua accettazione intesa non come passività inerte, ma come possibilità di ricostruirsi, di interrompere quella lunga catena di sofferenza e di morte, di rimettere assieme frammenti sparpagliati della propria esistenza, con un'analisi lucida e profonda alla ricerca di quel punto di rottura che in qualche modo si era manifestato, ma di cui non ci si era mai accorti. La malattia rivela una sua funzione positiva. T'interroga, ti spinge a cercare delle risposte, ti stimola a mettere ordine fra gli oggetti sparpagliati della tua vicenda umana e interpersonale. Forse sei tu che l'hai autoprodotta, quando hai smesso di amarti e di attribuirti valore, quando hai cessato di prenderti cura di te stessa, quando hai lasciato che la paura dominasse la tua vita, quando ti sei lasciata annegare nel fluire degli eventi anche sfavorevoli, senza opporgli resistenza, venendo meno al principio vitale di nutrimento dell'anima. E il momento di procedere a ritroso, perché solo liberandoti di tanti inutili fardelli metaforici, puoi decretare la tua guarigione, inutilmente demandata solo ai farmaci.
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