Immagina una piazza
Costruire con sapienza una storia al femminile avvolgente come una nebulosa. Raccontare il dolore, la frantumazione dell'io e gli insinuanti tormenti causati dall'uso/abuso di eroina e da un esigente e terrifico Giudice Interiore. Non basta allora raccontare una vicenda: è necessario coinvolgere attivamente il lettore. E questa la sfida affrontata da Anna Maria Fabiano in un romanzo che svela la tragedia dello smarrimento e del vuoto che prendono il sopravvento. Introdotto in una realtà fatta di luci e di ombre, il lettore si troverà vorticosamente coinvolto in un'esperienza che incide nel cuore e nella mente: trascinato in una storia forte, dura, annodata a se stessa, il lettore diventerà testimone emotivo del dramma esistenziale vissuto dalla protagonista del romanzo, vedrà il suo evolversi e ne percepirà i conflitti e i disagi; masticherà il sapore della solitudine e dell'alienazione che gli sveleranno il metaforico e amaro retrogusto delle inquietudini e delle contraddizioni umane.
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