Sotiro

Sotiro

"Il tramonto scende lentamente sul mare e sul villaggio, dove qualche luce inizia ad accendersi nelle case che si immergono anch'esse lentamente nel buio della prima sera. Il mio posto di guardia, di vedetta come dice Ostuno, si trova sotto un piccolo pergolato diroccato giusto sopra l'abitazione più lontana dal porto. Si sente in lontananza una nenia triste, una specie di ninna nanna per qualche bimbo che si addormenta, come quelle che mia mamma cantava per farmi calmare e cacciar via le paure. Seduto su una pietra e col moschetto appoggiato sulle gambe, mi chiedo se la quiete tutt'intorno è autentica rispetto allo squallore e all'ipocrisia che siamo costretti a vivere e sopportare. Tutti, nessuno escluso. Compreso Sotìro".
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