Io volevo parlare con te
Il rimpianto per una conversazione mancata, che avrebbe potuto dare una piega differente alla vita di Aspasia, vive nella memoria della protagonista di "Io volevo parlare con te" come un alter ego che lamenta, dolente, ogni atto mancato, ogni sua inadeguatezza, fino all'età adulta, quando si ritrova donna matura e con i resti di due matrimoni alle spalle. A soli tredici anni aveva percorso le strade di Palermo alla ricerca della figura che più stimolava il suo bisogno di confronto e di consiglio: Danilo Dolci, impegnato nella protesta non violenta del digiuno nel cortile Cascino. Da quell'episodio, le vicende personali di Aspasia si intrecciano con i momenti più significativi della storia della politica italiana e internazionale, dell'emancipazione della donna, del passaggio dalle culture arcaiche a quelle moderne.
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